Riapertura temporanea dei canali di trasmissione per le comunicazioni relative alle spese sostenute nel 2021, nonché alle rate residue non fruite delle detrazioni riferite alle spese sostenute nel 2020, scartate dal sistema informativo dell’Amministrazione Finanziaria senza una reale motivazione. Viene così risolto il problema delle comunicazioni sostitutive inviate dopo il 29 aprile 2022, ma entro il quinto giorno del mese successivo a quello del primo invio. Viene invece data una nuova possibilità alle comunicazioni inviate per la prima volta e scartate negli ultimi giorni disponibili.
Come evidenziato su queste stesse pagine (“Cessione del credito: correttiva negata per le ultime comunicazioni del 2021”), nonostante il Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate del 3 febbraio 2022 consenta la sostituzione o l’annullamento della comunicazione entro il quinto giorno del mese successivo a quello di invio, inspiegabilmente il sistema informativo dell’Amministrazione Finanziaria ha scartato le comunicazioni sostitutive relative alle spese 2021 e alle rate residue 2020 inviate dopo il 29 aprile 2022 e fino al 5 maggio 2022, per il superamento dei termini previsti.
Di quali termini parla l’Amministrazione Finanziaria? Il blocco del sistema, con ogni probabilità, nasce da un equivoco di fondo. Se è vero che la comunicazione deve essere inviata entro il 16 marzo dell’anno successivo a quello in cui sono state sostenute le spese che danno diritto alla detrazione, termine prorogato al 29 aprile per le comunicazioni relative alle spese sostenute nel 2021 e alle rate residue delle detrazioni maturate nel 2020, in ogni caso la comunicazione può essere annullata o sostituita entro il quinto giorno del mese successivo a quello di invio, anche qualora questo sia effettuato nell’ultimo mese a disposizione del contribuente. Diversamente, infatti, la regola che consente la sostituzione entro il quinto giorno successivo subirebbe una limitazione illogica e non prevista dal dato normativo.
Ora l’Amministrazione Finanziaria risolve l’empasse e con la Risoluzione n. 21/E del 5 maggio 2022 riapre lo sportello, anche se per pochi giorni. Per consentire la sistemazione delle comunicazioni errate o scartate, che potrebbero avere effetti nei rapporti tra cedenti e cessionari dei crediti d’imposta, l’Agenzia delle Entrate rende noto che dal 9 al 13 maggio 2022, sempre con riferimento alle rate residue delle spese del 2020 (4 o 9 rate) e alle spese del 2021, sarà possibile inviare le comunicazioni sostitutive e le richieste di annullamento di comunicazioni trasmesse e accolte dal 1° al 29 aprile 2022, nonchè di ritrasmettere le comunicazioni scartate dal 25 al 29 aprile 2022. In entrambi i casi entro il 13 maggio 2022 dovranno essere inderogabilmente inviate, a sua volta, le comunicazioni sostitutive gli o annullamenti di comunicazioni trasmesse dal 9 al 13 maggio 2022 in virtù della riapertura temporanea dei canali di trasmissione.
Di conseguenza, sempre secondo la Risoluzione in commento, i crediti emergenti dalle comunicazioni relative alle rate residue delle spese del 2020 (4 o 9 rate) e alle spese del 2021, correttamente ricevute dal 1° al 29 aprile 2022 e dal 9 al 13 maggio 2022, saranno caricati entro il 17 maggio 2022 sulla Piattaforma accessibile al cessionario del credito. In questo modo per il cessionario l’accreditamento avverrà con sette giorni di ritardo sulla tabella di marcia.
Sempre in materia di cessione del credito, nel Consiglio dei Ministri tenutosi ieri è riemersa la volontà di ritoccare le disposizioni che ne regolano la cessione. Nel revisionare il Decreto Aiuti, atteso ancora per la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, l’esecutivo ha vagliato le proposte di modifica. Sul tavolo del governo la possibilità di una quarta cessione del credito e il suo frazionamento in più operazioni.